Il Governo opta per un drastico taglio all’ecobonus. Guai per le famiglie! Ecco cosa aspettarsi per il prossimo anno
Nel corso del 2024, il contributo massimo per rottamare i veicoli facenti parte delle classi più inquinanti è aumentato dai 5000 dell’anno precedente fino a 13.750 euro. Questo perché il governo ha fissato il principale obiettivo di incentivare la rottamazione proprio delle auto più inquinanti, rappresentanti ancora il 25% delle auto in circolazione in Italia.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva messo a disposizione contributi pari a 400 euro per impianti ad alimentazione a GPL, e 800 euro per gli impianti a metano, cioè veicoli di classe ambientale non inferiore a Euro 4, dotati di appositi codici di omologazione.
Per le classi meno abbienti, invece, era prevista una maggiorazione del 25% dei contributi, oltre che incentivi per l’usato con rottamazione, bonus usufruibile sia da privati, sia da aziende o imprese di noleggio e car sharing.Â
Come ha spiegato lo stesso Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, mediante questo piano il Governo vuole sostenere le famiglie italiane nell’acquisto di auto ecologiche, stimolandone la produzione.
Cosa cambierà nel 2025?
L’Ecobonus 2025 è stato confermato con un anno di anticipo, ma il Governo ha fin da subito messo in chiaro l’intenzione di modificarlo, quasi stravolgerlo, spiegando di voler dare aspetto prioritario alla produzione locale ed europea, in favore degli incentivi a vantaggio delle famiglie.
Un altro obiettivo, è indubbiamente favorire la transizione energetica nel mercato automobilistico, mediante una produzione sostenibile. Si tratta di tematiche che richiedono un’allocazione particolarmente sostanziosa; proprio per questo, molti hanno cominciato a storcere il naso fin da subito, palesando la possibilità che il Governo avesse deciso di bypassare le necessità delle famiglie.
La contestata decisione
Adesso possiamo affermarlo con chiarezza. Le imprese riceveranno un sostegno per favorire il mercato del Made in Italy relativamente alla produzione di auto elettriche e ibride, ma non sono, al contrario, previsti aiuti per le famiglie. L’ecobonus, dunque, ci sarà , ma le famiglie italiane non potranno usufruirne. La motivazione principale è legata al bilancio; i fondi stanziati erano inizialmente pari a 8,7 miliardi di euro, poi scesi a 5,8, fino al definitivo taglio. Questo perché tale bonus esaurisce fondi ad una velocità spaventosa, tant’è che anche tra quelli stanziati nel 2024, sono rimasti soltanto incentivi riguardanti gli impianti a GPL o metano.
E poi, come detto, un altro elemento significativo è proprio il cambio della strategia attuata dal governo, maggiormente improntata a favorire gli investimenti delle case automobilistiche, il conseguente assemblaggio sul territorio, i diritti dei lavoratori, la sostenibilità e le basse emissioni nella produzione.